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RATTI
Industry Project “FABRIC’S MIRAGE”
Project Leader: Daphne Karras, Freelance designer AZ Factory; Head Designer Menswear Knitwear
Master in Fabrics Innovation Design a.a. 2021/2022
Industry Project in collaborazione con RATTI
Dal sito di Ratti Spa “Como, capitale della seta, ha cullato la nostra nascita nel 1945, anno in cui il fondatore Antonio Ratti decise di iniziare a produrre e vendere stampe e tessuti raffinati ed esclusivi, con l’obiettivo di crescere, giorno dopo giorno, senza mai dimenticare le proprie radici. Oggi collaboriamo con le più importanti maison di moda del lusso e del prêt-à-porter a livello mondiale perchè, proprio come loro, amiamo i dettagli e la bellezza, elementi che contraddistinguono tutte le nostre creazioni. Maestria artigianale, ricerca stilistica, estro creativo e innovazione tecnologica sono gli elementi essenziali da cui partiamo per dar vita a creazioni uniche, stampe e disegni esclusivi in grado di catturare ogni estimatore.”
“Non posso fare a meno di scherzare con le nostre inconfutabili certezze, è, ad esempio, un piacere confondere consapevolmente bidimensionalità e tridimensionalità, piatte e spaziali, e prendere in giro la gravità”. MC Escher
Il tema dell’illusione ottica nell’arte è ricorrente e percorre epoche e correnti diverse. Dal ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan Van Eych, alle sperimentazioni di Escher considerato il precursore dell’Optical Art di là da venire. Tuttavia, le radici concettuali del lavoro di Escher sono lontane da quelle dell’Arte Cinetica della quale l’Op Art è una derivazione. Il senso dell’opera si ritrova nel dialogo percettivo e nell’illusione plastica del movimento in cui lo spettatore viene coinvolto. Molte sono le correnti artistiche che hanno nutrito artisti come Victor Vasarely e Bridget Riley furono tra i principali esponenti dell’Op Art che, a sua volta e come spesso accade, ha ispirato la Moda e molti capi degli anni ’60 e ’70 riecheggiano il tema dell’illusione ottica, basti pensare, solo per citarne alcuni a Ossie Clark o a Yves Saint Laurent sino alla contemporaneità da Rey Kawakubo o Dries Van Noten, a Issey Miyake a Valentino…
Moda e corpo si ritrovano in tempi più recenti (sebbene l’origine antropologica sia antichissima) nella body painting, espressione artistica esplosa nei primi alla fine degli anni ’60 il cui personaggio più iconico è stata Veruschka con le sue interpretazioni camaleontiche.
Agli studenti è stato richiesto di sviluppare una collezione guadando alla body art nello sviluppo tecnologico di nuovi pigmenti in gradi di restituire effetti particolari. Oggi la Moda è sempre più presente nel digitale, nel Metaverso e nell’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale che aprono nuovi confini particolarmente adatti a creare quell’illusione ottica che è centrale nella realizzazione di questo progetto. Nello specifico: Intraprendere una ricerca approfondita su diversi argomenti e aree in cui è stato utilizzato TDJ che devono essere coerenti con archetipi o riferimenti contemporanei e persino visionari, per indagare attraverso le sfumature di colore e le tecniche di stampa per diverse fibre e tessuti.sketchbook, completo di ricerca iconografica finalizzata a sintetizzare e presentare il concept del progetto, schizzi, sperimentazioni ed elaborazioni sulle stampe; selezione dei tessuti e la cartella colori; studio di almeno 8 proposte (minimo) rivolte a diverse fibre e tessuti con colorway; un documento con l’analisi del brief, la descrizione del processo di progettazione (concept, ricerca, materiali e sviluppo) e le conclusioni; una presentazione digitale di tutto il processo creativo, dalla ricerca alla metodologia di progettazione.